La scelta dello zaino è fondamentale quando si parla di montagna. Spesso infatti non si capisce la vera differenza (soprattutto in termini di prezzo) di uno zaino rispetto ad un altro.
Che si tratti di arrampicata, escursionismo o scialpinismo, è bene conoscere quali sono le caratteristiche principali da valutare quando dobbiamo sceglierne uno (in questo blog considereremo principalmente escursioni o misto arrampicata/escursione).
La capienza
La condizione fondamentale in questo caso è la stagione. Gli zaini ad uso invernale ovviamente dovranno contenere molto più equipaggiamento, mentre quelli estivi a parte la giusta quantità d'acqua e qualche indumento anti pioggia possono tranquillamente essere più "light".
Fatta questa premessa dobbiamo considerare la durata del nostro viaggio: per escursioni giornaliere la capienza massima consigliata si assesta intorno ai 30/35 litri; per escursioni di breve durata magari in periodo estivo (anche solo di mezza giornata), 20 litri di zaino sono più che sufficienti per contenere tutto quello che ci serve.
Aumentando i giorni già passiamo a dover utilizzare zaini da 40/50 litri (in caso dormissimo in rifugi), considerando soprattutto i ricambi, mentre se si deve campeggiare all'aperto, allora si dovrà passare a zaini dai 60 litri in su.
La forma
Altra condizione fondamentale è la forma dello zaino, non tanto per motivi estetici quanto più pratici. Se diamo uno sguardo ai principali produttori di zaini di alto livello, ci accorgiamo che la forma a "uovo allungato" (senza tasche o orpelli sporgenti), è ormai una costante. È fondamentale non avere intralci durante i passaggi più stretti o nella vegetazione, che potrebbero creare dei punti di incastro o di strappo, creando possibili situazioni di pericolo.
Questo tipo di forme una volta era considerata essenziale solo per chi praticava alpinismo o arrampicate, mentre oggi è consigliata per tutti (tenendo anche presente che ormai esistono anche varianti femminili che tengono conto delle differenze di conformazione del corpo).
Fasce, spallacci e cinghie
Quando scegliete lo zaino tenete sempre presente l'imbottitura degli spallacci e la loro posizione (che ovviamente deve poter essere regolabile), e soprattutto la presenza della fascia alla vita che consente di scaricare buona parte del peso dello zaino sulle gambe, alleggerendo la schiena (anche questa come gli spallacci, deve essere imbottita; spesso negli zaini più datati era formata solo da semplici cinghie che però non scaricavano correttamente il peso).
Schienale
Se già avete fatto qualche escursione vi sarà capitato di arrivare a destinazione e avere la schiena completamente bagnata, il che significa doversi cambiare e, se possibile, staccare lo schienale e lasciarlo asciugare. Questo ovviamente succede se (come nel 99% degli zaini economici o di fascia media), avete lo schienale imbottito, o peggio non c'è possibilità di sganciare lo schienale dal resto dello zaino.
È fondamentale che lo schienale non sia pieno, ma lasci traspirare l'aria (e qui ci sono varie soluzioni, dalle semplici reti rialzate, a blocchi a sbalzo con vari punti d'appoggio), e che sia regolabile in altezza, in base al carico e alla conformità della vostra schiena.